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L’acido all trans retinoico (ATRA) può indurre remissione completa (CR) nella maggior parte dei pazienti con leucemia promielocitica acuta (APL) mediante differenziazione in vivo dei blasti di APL. Tuttavia, non può eliminare il clone leucemico e deve essere usato in combinazione con la chemioterapia basata sull’antraciclina. L'esperienza accumulata durante gli ultimi 10 anni ha dimostrato chiaramente che nell’APL con la combinazione di ATRA e chemioterapia si ha una sopravvivenza maggiore rispetto alla sola chemioterapia, nei pazienti con diagnosi precoce, a causa delle minori recidive e del tasso di CR leggermente più alto. E’ stato dimostrato anche che il trattamento di mantenimento con ATRA e possibilmente con una bassa dose di chemioterapia, può ulteriormente ridurre l'incidenza di recidiva. In generale, più del 90% dei pazienti con diagnosi precoce di APL può ottenere una CR e circa il 75% può essere curato con una combinazione di ATRA e chemioterapia. La sindrome ATRA resta il principale effetto collaterale del trattamento con ATRA, che dovrebbe essere evitato con ulteriore chemioterapia e/o desametasone in caso di aumento del numero di globuli bianchi (WBC). Le questioni attuali nel trattamento dell’APL con diagnosi precoce riguardano la possibile utilità dell’ara-C in combinazione con l’antraciclina o del triossido arsenico durante il consolidamento in pazienti che rimangono ad elevato rischio di recidiva.
L’acido all trans retinoico (ATRA) può indurre remissione completa (CR) nella maggior parte dei pazienti con leucemia promielocitica acuta (APL) mediante differenziazione in vivo dei blasti di APL. Tuttavia, non può eliminare il clone leucemico e deve essere usato in combinazione con la chemioterapia basata sull’antraciclina. L'esperienza accumulata durante gli ultimi 10 anni ha dimostrato chiaramente che nell’APL con la combinazione di ATRA e chemioterapia si ha una sopravvivenza maggiore rispetto alla sola chemioterapia, nei pazienti con diagnosi precoce, a causa delle minori recidive e del tasso di CR leggermente più alto. E’ stato dimostrato anche che il trattamento di mantenimento con ATRA e possibilmente con una bassa dose di chemioterapia, può ulteriormente ridurre l'incidenza di recidiva. In generale, più del 90% dei pazienti con diagnosi precoce di APL può ottenere una CR e circa il 75% può essere curato con una combinazione di ATRA e chemioterapia. La sindrome ATRA resta il principale effetto collaterale del trattamento con ATRA, che dovrebbe essere evitato con ulteriore chemioterapia e/o desametasone in caso di aumento del numero di globuli bianchi (WBC). Le questioni attuali nel trattamento dell’APL con diagnosi precoce riguardano la possibile utilità dell’ara-C in combinazione con l’antraciclina o del triossido arsenico durante il consolidamento in pazienti che rimangono ad elevato rischio di recidiva.