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I recettori del fattore di crescita della famiglia della chinasi della tirosina regolano la proliferazione di una varietà di tipi di cellule. In alcuni tumori umani, il recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR) ed i suoi leganti sono spesso presenti in misura notevole, portando all'attivazione sia autocrina che costitutiva. La segnalazione intracellulare attraverso questo recettore avviene mediante diversi meccanismi d’azione, inclusa l'attivazione di ras e del percorso di chinasi della proteina mitogeno-attivata (MAPK). I nostri studi precedenti hanno dimostrato che le linee di carcinoma delle cellule squamose umane (SCC) presentano in quantità notevole EGFR e non aumentano la proliferazione in risposta al fattore di crescita epidermico esogeno (EGF). L'acido retinoico del metabolita della vitamina A (RA) è stato usato come sostanza chemioterapeutica nel trattamento del SCC. RA diminuisce la proliferazione delle linee SCC in parte a causa dell’inibizione dell’espressione di EGFR. Tuttavia, abbiamo scoperto precedentemente che il trattamento delle linee di SCC con dosi inibitorie di RA ha sensibilizzato le cellule agli effetti proliferativi di EGF. Ora presentiamo il meccanismo d’azione di quest’effetto. Il RA ha inibito l'espressione di EGFR e delle proteine nel percorso di segnalazione MAPK. L'espressione di queste molecole ha ripristinato i livelli basali in 24 h dopo la sospensione del RA. Il RA ha inibito anche la secrezione autocrina di EGF, che ha ripristinato i livelli basali con una cinetica più lenta. Durante questo tempo, l'aggiunta di EGF esogeno ha stimolato la mitosi nelle linee di SCC. Questi dati suggeriscono che le proteine di segnalazione nella parte finale degli EGFR, presenti in abbondanza, possono limitare la risposta mitotica nelle linee di SCC. A sostegno di quest’ipotesi, la presenza in abbondanza della proteina adattatore Grb2 di EGFR ha aumentato la proliferazione delle cellule ed ha ripristinato la mitosi indotta da EGF.
I recettori del fattore di crescita della famiglia della chinasi della tirosina regolano la proliferazione di una varietà di tipi di cellule. In alcuni tumori umani, il recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR) ed i suoi leganti sono spesso presenti in misura notevole, portando all'attivazione sia autocrina che costitutiva. La segnalazione intracellulare attraverso questo recettore avviene mediante diversi meccanismi d’azione, inclusa l'attivazione di ras e del percorso di chinasi della proteina mitogeno-attivata (MAPK). I nostri studi precedenti hanno dimostrato che le linee di carcinoma delle cellule squamose umane (SCC) presentano in quantità notevole EGFR e non aumentano la proliferazione in risposta al fattore di crescita epidermico esogeno (EGF). L'acido retinoico del metabolita della vitamina A (RA) è stato usato come sostanza chemioterapeutica nel trattamento del SCC. RA diminuisce la proliferazione delle linee SCC in parte a causa dell’inibizione dell’espressione di EGFR. Tuttavia, abbiamo scoperto precedentemente che il trattamento delle linee di SCC con dosi inibitorie di RA ha sensibilizzato le cellule agli effetti proliferativi di EGF. Ora presentiamo il meccanismo d’azione di quest’effetto. Il RA ha inibito l'espressione di EGFR e delle proteine nel percorso di segnalazione MAPK. L'espressione di queste molecole ha ripristinato i livelli basali in 24 h dopo la sospensione del RA. Il RA ha inibito anche la secrezione autocrina di EGF, che ha ripristinato i livelli basali con una cinetica più lenta. Durante questo tempo, l'aggiunta di EGF esogeno ha stimolato la mitosi nelle linee di SCC. Questi dati suggeriscono che le proteine di segnalazione nella parte finale degli EGFR, presenti in abbondanza, possono limitare la risposta mitotica nelle linee di SCC. A sostegno di quest’ipotesi, la presenza in abbondanza della proteina adattatore Grb2 di EGFR ha aumentato la proliferazione delle cellule ed ha ripristinato la mitosi indotta da EGF.