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Chemioprevenzione del carcinoma epatocellulare: concetto, progresso e prospettive. di Okuno M, Kojima S, Moriwaki H.
 
 
Data: 23/05/2003
Tipologia: MDB - Documentazione
Lingua: Inglese
Pubblicazione: J Gastroenterol
Anno: 2001
Fonte: J Gastroenterol Hepatol 16(12):1329-35.
 
 
Descrizione:

Il carcinoma epatocellulare (HCC) si sviluppa spesso in pazienti con affezioni epatiche croniche associate ad infezioni del virus dell’epatite B (HBV) e dell’epatite C (HCV) con alte incidenze. In particolare, la ricorrenza post-terapeutica incontrata dopo il trattamento curativo di una precedente HCC può limitare la prognosi. Quindi, la prevenzione della HCC è di notevole importanza. In questo studio, sono discusse immunoprevenzioni con alfa-interferone e glycyrrhizin e chemioprevenzione con retinoidi aciclici. L'alfa-Interferone previene lo sviluppo di HCC non solo in pazienti con un'eliminazione a lungo termine del HCV (rispondenti virologici sostenuti), ma in quelli con amminotransferasi del siero normalizzate (rispondenti biochimici sostenuti). Il glycyrrhizin inoltre sopprime le amminotransferasi del siero e quindi previene lo sviluppo del tumore, anche se il composto non ha attività di per sé antivirale per HBV o HCV. Di conseguenza, la soppressione della necroinfiammazione epatica mediante queste sostanze può servire ad impedire l’epatocarcinogenesi. Al contrario, i retinoidi aciclici sopprimono la ricorrenza post-terapeutica in pazienti cirrotici che hanno subito trattamento curativo dei precedenti tumori. I retinoidi inducono la scomparsa nel siero dell'alfa-fetoproteina reattiva alla lectina (Afp-l3), un marcatore del tumore che indica la presenza di tumori non riconoscibili nel resto del fegato, indicando una delezione di questi piccoli cloni (pre)maligni (delezione clonale). Come meccanismo molecolare della delezione clonale, è implicato un nuovo meccanismo d’induzione d’apoptosi mediante i retinoidi attraverso la transglutaminasi del tessuto. In futuro, una combinazione di terapie immunopreventive e chemiopreventive potrà dare un indizio per ulteriori scoperte nella prevenzione del cancro e quindi per il miglioramento della prognosi dei pazienti cirrotici.

 
 
 

Il carcinoma epatocellulare (HCC) si sviluppa spesso in pazienti con affezioni epatiche croniche associate ad infezioni del virus dell’epatite B (HBV) e dell’epatite C (HCV) con alte incidenze. In particolare, la ricorrenza post-terapeutica incontrata dopo il trattamento curativo di una precedente HCC può limitare la prognosi. Quindi, la prevenzione della HCC è di notevole importanza. In questo studio, sono discusse immunoprevenzioni con alfa-interferone e glycyrrhizin e chemioprevenzione con retinoidi aciclici. L'alfa-Interferone previene lo sviluppo di HCC non solo in pazienti con un'eliminazione a lungo termine del HCV (rispondenti virologici sostenuti), ma in quelli con amminotransferasi del siero normalizzate (rispondenti biochimici sostenuti). Il glycyrrhizin inoltre sopprime le amminotransferasi del siero e quindi previene lo sviluppo del tumore, anche se il composto non ha attività di per sé antivirale per HBV o HCV. Di conseguenza, la soppressione della necroinfiammazione epatica mediante queste sostanze può servire ad impedire l’epatocarcinogenesi. Al contrario, i retinoidi aciclici sopprimono la ricorrenza post-terapeutica in pazienti cirrotici che hanno subito trattamento curativo dei precedenti tumori. I retinoidi inducono la scomparsa nel siero dell'alfa-fetoproteina reattiva alla lectina (Afp-l3), un marcatore del tumore che indica la presenza di tumori non riconoscibili nel resto del fegato, indicando una delezione di questi piccoli cloni (pre)maligni (delezione clonale). Come meccanismo molecolare della delezione clonale, è implicato un nuovo meccanismo d’induzione d’apoptosi mediante i retinoidi attraverso la transglutaminasi del tessuto. In futuro, una combinazione di terapie immunopreventive e chemiopreventive potrà dare un indizio per ulteriori scoperte nella prevenzione del cancro e quindi per il miglioramento della prognosi dei pazienti cirrotici.

 
 
 

 

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