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Il CD178 (CD95-legante) è espresso in molte cellule tumorali e probabilmente influenza l'interazione del tumore con il sistema immune dell’ospite. Tuttavia, si sa poco dei meccanismi che regolano la sua espressione sulla superficie delle cellule. Abbiamo valutato la capacità di vari composti e citochine di regolare l'espressione sulla superficie delle cellule e il rilascio del CD178 solubile in diverse linee di cellule di carcinoma. E’ stato scoperto che il succinato della vitamina E (VES) e l'acido retinoico (RA) riducono l'espressione di superficie di CD178, mentre l’interferone-gamma ha stimolato un leggero aumento. A 48 ore, la regolazione di superficie di CD178 mediante VES e RA si è verificata in seguito ad una piccola diminuzione di mRNA di CD178 ed in misura maggiore in seguito ad un aumento nel rilascio di CD178 solubile; quest’ultimo è stato bloccato dall’aggiunta di un inibitore della metalloproteinasi. Di conseguenza, il trattamento con RA e VES ha diminuito la capacità delle cellule tumorali di uccidere le cellule sensibili a CD95 e quest’effetto è stato notevolmente ridotto dalla presenza di un inibitore della metalloproteinasi. I nostri risultati indicano che, in vitro, l'espressione di CD178 sulla superficie delle cellule tumorali può essere regolata da agenti che alterano sia l'espressione sia il rilascio del legante. In vivo, questi trattamenti possono svolgere un ruolo importante nel risultato della sensibilità o resistenza del tumore ai meccanismi immuni dell’ospite.
Il CD178 (CD95-legante) è espresso in molte cellule tumorali e probabilmente influenza l'interazione del tumore con il sistema immune dell’ospite. Tuttavia, si sa poco dei meccanismi che regolano la sua espressione sulla superficie delle cellule. Abbiamo valutato la capacità di vari composti e citochine di regolare l'espressione sulla superficie delle cellule e il rilascio del CD178 solubile in diverse linee di cellule di carcinoma. E’ stato scoperto che il succinato della vitamina E (VES) e l'acido retinoico (RA) riducono l'espressione di superficie di CD178, mentre l’interferone-gamma ha stimolato un leggero aumento. A 48 ore, la regolazione di superficie di CD178 mediante VES e RA si è verificata in seguito ad una piccola diminuzione di mRNA di CD178 ed in misura maggiore in seguito ad un aumento nel rilascio di CD178 solubile; quest’ultimo è stato bloccato dall’aggiunta di un inibitore della metalloproteinasi. Di conseguenza, il trattamento con RA e VES ha diminuito la capacità delle cellule tumorali di uccidere le cellule sensibili a CD95 e quest’effetto è stato notevolmente ridotto dalla presenza di un inibitore della metalloproteinasi. I nostri risultati indicano che, in vitro, l'espressione di CD178 sulla superficie delle cellule tumorali può essere regolata da agenti che alterano sia l'espressione sia il rilascio del legante. In vivo, questi trattamenti possono svolgere un ruolo importante nel risultato della sensibilità o resistenza del tumore ai meccanismi immuni dell’ospite.