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FONDAMENTI. Il neuroblastoma (NBL) è una delle più comuni malignità solide nell'infanzia e deriva dalle cellule simpatiche precursori. Anche se p53, un soppressore del tumore, è raramente mutato nei NBLs, è sequestrato in maniera anormale nel citoplasma delle cellule di NBL. Il meccanismo ed il ruolo funzionale della localizzazione intracellulare anormale di p53 rimangono poco chiari. PROCEDURA. In questo studio, abbiamo stabilito un sistema in vitro di modello d’apoptosi usando una linea di cellule di NBL CHP134 che presentava anche un sequestro citoplasmico di p53. Il trattamento delle cellule con 1 o 5 microM d’acido all trans retinoico (RA) ha indotto una moderata crescita del neurite seguita dalla morte massiccia delle cellule CHP134 entro il 5°-6° giorno. RISULTATI. La colorazione TUNEL evidenziava che la morte delle cellule era dovuta ad apoptosi. La colorazione immunofluorescente dimostrava che p53 era fortemente positivo nel nucleo il 5° giorno, accompagnato da induzione di p21WAF1. Inoltre, l'espressione della caspasi-3 era anche aumentata durante la morte delle cellule. E’ interessante che il trattamento con RA abbia indotto l'espressione del recettore della chinasi della tirosina di Ret nelle cellule CHP134. CONCLUSIONI. L'aggiunta di leganti, il fattore neurotrofico derivato dalla linea di cellule gliali (GDNF) ed il neurturin (NTN), ha inibito l’apoptosi e l’accumulo nucleare di p53 nella cellula. Questi risultati indicano che l’apoptosi indotta da RA delle cellule di NBL è associata all'attivazione sia della cascata di caspasi sia al percorso mediato da p53 con il suo spostamento nucleare. Il segnale neurotrofico attraverso il sistema GDNF-Ret può prevenire la morte neuronica delle cellule.
FONDAMENTI. Il neuroblastoma (NBL) è una delle più comuni malignità solide nell'infanzia e deriva dalle cellule simpatiche precursori. Anche se p53, un soppressore del tumore, è raramente mutato nei NBLs, è sequestrato in maniera anormale nel citoplasma delle cellule di NBL. Il meccanismo ed il ruolo funzionale della localizzazione intracellulare anormale di p53 rimangono poco chiari. PROCEDURA. In questo studio, abbiamo stabilito un sistema in vitro di modello d’apoptosi usando una linea di cellule di NBL CHP134 che presentava anche un sequestro citoplasmico di p53. Il trattamento delle cellule con 1 o 5 microM d’acido all trans retinoico (RA) ha indotto una moderata crescita del neurite seguita dalla morte massiccia delle cellule CHP134 entro il 5°-6° giorno. RISULTATI. La colorazione TUNEL evidenziava che la morte delle cellule era dovuta ad apoptosi. La colorazione immunofluorescente dimostrava che p53 era fortemente positivo nel nucleo il 5° giorno, accompagnato da induzione di p21WAF1. Inoltre, l'espressione della caspasi-3 era anche aumentata durante la morte delle cellule. E’ interessante che il trattamento con RA abbia indotto l'espressione del recettore della chinasi della tirosina di Ret nelle cellule CHP134. CONCLUSIONI. L'aggiunta di leganti, il fattore neurotrofico derivato dalla linea di cellule gliali (GDNF) ed il neurturin (NTN), ha inibito l’apoptosi e l’accumulo nucleare di p53 nella cellula. Questi risultati indicano che l’apoptosi indotta da RA delle cellule di NBL è associata all'attivazione sia della cascata di caspasi sia al percorso mediato da p53 con il suo spostamento nucleare. Il segnale neurotrofico attraverso il sistema GDNF-Ret può prevenire la morte neuronica delle cellule.