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Diminuzione epigenetica del gene del recettore beta2 dell’acido retinoico nel cancro al seno. di Widschwendter M, Berger J, Muller HM, Zeimet AG, Marth C.
 
 
Data: 23/05/2003
Tipologia: MDB - Documentazione
Lingua: Inglese
Pubblicazione: J Mammary Gland Biol Neoplasia
Anno: 2001
Fonte: J Mammary Gland Biol Neoplasia 6(2):193-201.
 
 
Descrizione:

Un corpo crescente di prove sostiene l'ipotesi che il gene del recettore beta2 dell’acido retinoico (RAR-beta2) sia un gene soppressore del tumore che induce apoptosi e che gli effetti chemiopreventivi e terapeutici dei retinoidi siano dovuti all’induzione di RAR-beta2. Durante la progressione del cancro al seno, RAR-beta2 è ridotto o persino assente. Si sa da studi d’altri geni soppressori del tumore che la metilazione della regione 5' è la causa della perdita d’espressione. Diversi gruppi hanno dimostrato che questo vale anche per il RAR-beta2 nel cancro al seno mediante trattamento delle linee di cellule di cancro al seno con un agente dimetilante ed esaminando l'espressione del gene di RAR-beta2 in risposta all'acido retinoico. Studi con l’utilizzo della sequenza genomica del bisolfuro di sodio o di PCR specifico della metilazione hanno dimostrato che un certo numero di linee di cellule di cancro al seno e di tessuti di cancro al seno presentano segni di metilazione. Il gene di RAR-beta2 era non metilato nel tessuto del seno non neoplastico e in altri tessuti normali. Una combinazione di acido retinoico con agenti dimetilanti e inibitori della deacetilasi dell'istone agisce in maniera sinergica inibendo la crescita. Quest'articolo presenta dati che suggeriscono che il trattamento dei pazienti con cancro con gli agenti dimetilanti seguiti da acido retinoico può offrire una nuova modalità terapeutica. Il periodo d'inizio della chemioprevenzione e la scelta delle sostanze che sono in grado sia d’impedire la metilazione de novo sia d’invertire la soppressione del gene causata dalla metilazione possono essere considerazioni importanti.

 
 
 

Un corpo crescente di prove sostiene l'ipotesi che il gene del recettore beta2 dell’acido retinoico (RAR-beta2) sia un gene soppressore del tumore che induce apoptosi e che gli effetti chemiopreventivi e terapeutici dei retinoidi siano dovuti all’induzione di RAR-beta2. Durante la progressione del cancro al seno, RAR-beta2 è ridotto o persino assente. Si sa da studi d’altri geni soppressori del tumore che la metilazione della regione 5' è la causa della perdita d’espressione. Diversi gruppi hanno dimostrato che questo vale anche per il RAR-beta2 nel cancro al seno mediante trattamento delle linee di cellule di cancro al seno con un agente dimetilante ed esaminando l'espressione del gene di RAR-beta2 in risposta all'acido retinoico. Studi con l’utilizzo della sequenza genomica del bisolfuro di sodio o di PCR specifico della metilazione hanno dimostrato che un certo numero di linee di cellule di cancro al seno e di tessuti di cancro al seno presentano segni di metilazione. Il gene di RAR-beta2 era non metilato nel tessuto del seno non neoplastico e in altri tessuti normali. Una combinazione di acido retinoico con agenti dimetilanti e inibitori della deacetilasi dell'istone agisce in maniera sinergica inibendo la crescita. Quest'articolo presenta dati che suggeriscono che il trattamento dei pazienti con cancro con gli agenti dimetilanti seguiti da acido retinoico può offrire una nuova modalità terapeutica. Il periodo d'inizio della chemioprevenzione e la scelta delle sostanze che sono in grado sia d’impedire la metilazione de novo sia d’invertire la soppressione del gene causata dalla metilazione possono essere considerazioni importanti.

 
 
 

 

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