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Sebbene i retinoidi rappresentino una promessa nella prevenzione dei tumori del tratto aerodigestivo superiore primario e secondario, le dosi e i tempi di somministrazione ottimali sono ancora sconosciuti. L’acido trans-retinoico (ATRA) ha una maggiore affinità con i recettori dell’acido retinoico e può essere più attivo di altri retinoidi ma ha un’emivita del plasma più breve e può aumentare il suo stesso metabolismo. Abbiamo definito la dose massima tollerabile a lungo termine, la frequenza del dosaggio, la farmacocinetica, e la tossicità dell’ATRA in pazienti con carcinoma squamoso, trattato, della testa e del collo (SCCHN). A 21 pazienti sonostati dati a caso 45, 90 o 150 mg/m2 di ATRA in un'unica dose giornaliera o suddivisa ogni 8 ore, per 1 anno. La farmacocinetica veniva valutata periodicamente. Furono trattati quattordici uomini e sette donne con SCCHN precedente, di stadio iniziale da I-IV. Il grado > o =3 di tossicità ((al plurale)) (reversibile) includeva mal di testa e ipergliceridemia in 5 e 6 pazienti di ciascun gruppo, mucositi in 2 pazienti, e iperbilirubinemia, fosfatasi alcalina elevata, colite, lipasemia, xerostomia, eczema e artrite in 1 paziente ciascuno. La dose 150-mg/m2 non era tollerata. Le dosi sono state ridotte per grado > o =3 tossicità ((al singolare)) in 7 degli 8 pazienti a 90 mg/m2 giornalieri. Per tre dei nove pazienti a 45 mg/m2/giornalieri fu necessaria una riduzione della dose, due ad un’unica dose giornaliera. Il 1 giorno l’area ATRA sotto la curva di concentrazione plasma versus tempo (AUC) è aumentata con la dose, e dopo 1-2 mesi di somministrazione continua, l’AUC è diminuita in 7 dei 13 pazienti studiati (54%). LAUC dell’ATRA non era correlato alla tossicità o alla frequenza. Quindici mg/m2/al giorno ogni 8 ore è una dose tollerabile per un anno in pazienti con SCCHN trattato. La farmacocinetica dell’ATRA non è correlata alla tossicità.
Sebbene i retinoidi rappresentino una promessa nella prevenzione dei tumori del tratto aerodigestivo superiore primario e secondario, le dosi e i tempi di somministrazione ottimali sono ancora sconosciuti. L’acido trans-retinoico (ATRA) ha una maggiore affinità con i recettori dell’acido retinoico e può essere più attivo di altri retinoidi ma ha un’emivita del plasma più breve e può aumentare il suo stesso metabolismo. Abbiamo definito la dose massima tollerabile a lungo termine, la frequenza del dosaggio, la farmacocinetica, e la tossicità dell’ATRA in pazienti con carcinoma squamoso, trattato, della testa e del collo (SCCHN). A 21 pazienti sonostati dati a caso 45, 90 o 150 mg/m2 di ATRA in un'unica dose giornaliera o suddivisa ogni 8 ore, per 1 anno. La farmacocinetica veniva valutata periodicamente. Furono trattati quattordici uomini e sette donne con SCCHN precedente, di stadio iniziale da I-IV. Il grado > o =3 di tossicità ((al plurale)) (reversibile) includeva mal di testa e ipergliceridemia in 5 e 6 pazienti di ciascun gruppo, mucositi in 2 pazienti, e iperbilirubinemia, fosfatasi alcalina elevata, colite, lipasemia, xerostomia, eczema e artrite in 1 paziente ciascuno. La dose 150-mg/m2 non era tollerata. Le dosi sono state ridotte per grado > o =3 tossicità ((al singolare)) in 7 degli 8 pazienti a 90 mg/m2 giornalieri. Per tre dei nove pazienti a 45 mg/m2/giornalieri fu necessaria una riduzione della dose, due ad un’unica dose giornaliera. Il 1 giorno l’area ATRA sotto la curva di concentrazione plasma versus tempo (AUC) è aumentata con la dose, e dopo 1-2 mesi di somministrazione continua, l’AUC è diminuita in 7 dei 13 pazienti studiati (54%). LAUC dell’ATRA non era correlato alla tossicità o alla frequenza. Quindici mg/m2/al giorno ogni 8 ore è una dose tollerabile per un anno in pazienti con SCCHN trattato. La farmacocinetica dell’ATRA non è correlata alla tossicità.