FONDAZIONE DI BELLA > PRINCIPI ATTIVI > Acido tutto(all)trans retinoico > L’inibizione della crescita di linee di cellule di mieloma umano mediante acido trans retinoico non è mediata dalla regolazione verso il basso /diminuzione dei recettori interleukin-6, ma dalla regolazione verso l’alto di p21(WAF1).

 
L’inibizione della crescita di linee di cellule di mieloma umano mediante acido trans retinoico non è mediata dalla regolazione verso il basso /diminuzione dei recettori interleukin-6, ma dalla regolazione verso l’alto di p21(WAF1). di Chen YH, Lavelle D, DeSimone J, Uddin S, Platanias LC, Hankewych M
 
 
Data: 23/05/2003
Tipologia: MDB - Documentazione
Lingua: Inglese
Pubblicazione: Blood
Anno: 1999
Fonte: Blood. 94(1):251-9, 1999 Jul 1
 
 
Descrizione:

E’ stato dimostrato che l’acido trans retinoico (ATRA) inibisce la crescita delle cellule di mieloma umano OPM-2. L’inibizione della crescita fu postulato fosse dovuta alla regolazione verso il basso del recettore interleukin-6 alpha (IL-6Ralpha) con IL-6Rbeta (gp130) inalterato. Per testare formalmente questa ipotesi, venne costruito un vettore disegnato per la presenza /espressione del IL-6Ralpha ed utilizzato per il contagio di cellule OPM-2. Sei contagiati stabili furono clonati. La presenza del IL-6Ralpha fu evidenziata dall’immunofluorescenza con l’anticorpo anti- IL-6Ralpha ed il legante 1251-IL-6. In 5 o 6 cloni contagiati, l’ IL-6Ralpha cellulare era da 1.5- a 6-fold più alto rispetto alle cellule parentali, con affinità del legame invariata. Mentre l’ATRA ridusse la presenza di IL-6Ralpha nelle cellule parentali OPM-2, favorì la sua presenza in questi 5 contagiati. La crescita clonogenica di questi contagiati, comunque rimase fortemente inibita dall’ATRA. Ulteriori analisi, che mettevano a confronto le cellule parentali OPM-2 e un contagiato rappresentativo, il clone C5, mostravano che IL-6 causava una rapida fosforilazione della tirosina di gp130 sia nelle OPM-2 sia nei cloni C5. Il pretrattamento con l’ATRA riduceva enormemente la fosforilazione dei gp130 indotta dal IL-6 nelle cellule OPM-2, con una riduzione dell’IL-6Ralpha cellulare. Al contrario la fosforilazione dei gp130 indotta dal IL-6 non veniva ridotta dal pretrattamento con ATRA nelle cellule C5, indicando che la presenza di IL-6Ralpha era funzionale. Come le cellule OPM-2, le cellule C5 erano sensibili all’inibizione della crescita mediante desametazone, il processo contrario avveniva invece mediante IL-6 esogeno, suggerendo che la trasduzione del segnale del postrecettore dell’IL-6 rimaneva intatta. Fu dimostrato anche che l’ATRA regolava verso l’alto/aumentava la presenza di p21(WAF1) e causava la defosforilazione della proteina (pRB) del retinoblastoma sia nelle cellule OPM-2 sia nelle C5. L’IL-6 esogeno non riuscì ad invertire questi effetti dell’ATRA. Perciò l’attività d’inibizione della crescita dell’ATRA non è mediata dalla regolazione verso il basso/diminuzione dell’IL-6Ralpha ed è probabile che derivi da una diretta regolazione verso l’alto/aumento del p21(WAF1) e dalla conseguente defosforilazione del pRB.

 
 
 

E’ stato dimostrato che l’acido trans retinoico (ATRA) inibisce la crescita delle cellule di mieloma umano OPM-2. L’inibizione della crescita fu postulato fosse dovuta alla regolazione verso il basso del recettore interleukin-6 alpha (IL-6Ralpha) con IL-6Rbeta (gp130) inalterato. Per testare formalmente questa ipotesi, venne costruito un vettore disegnato per la presenza /espressione del IL-6Ralpha ed utilizzato per il contagio di cellule OPM-2. Sei contagiati stabili furono clonati. La presenza del IL-6Ralpha fu evidenziata dall’immunofluorescenza con l’anticorpo anti- IL-6Ralpha ed il legante 1251-IL-6. In 5 o 6 cloni contagiati, l’ IL-6Ralpha cellulare era da 1.5- a 6-fold più alto rispetto alle cellule parentali, con affinità del legame invariata. Mentre l’ATRA ridusse la presenza di IL-6Ralpha nelle cellule parentali OPM-2, favorì la sua presenza in questi 5 contagiati. La crescita clonogenica di questi contagiati, comunque rimase fortemente inibita dall’ATRA. Ulteriori analisi, che mettevano a confronto le cellule parentali OPM-2 e un contagiato rappresentativo, il clone C5, mostravano che IL-6 causava una rapida fosforilazione della tirosina di gp130 sia nelle OPM-2 sia nei cloni C5. Il pretrattamento con l’ATRA riduceva enormemente la fosforilazione dei gp130 indotta dal IL-6 nelle cellule OPM-2, con una riduzione dell’IL-6Ralpha cellulare. Al contrario la fosforilazione dei gp130 indotta dal IL-6 non veniva ridotta dal pretrattamento con ATRA nelle cellule C5, indicando che la presenza di IL-6Ralpha era funzionale. Come le cellule OPM-2, le cellule C5 erano sensibili all’inibizione della crescita mediante desametazone, il processo contrario avveniva invece mediante IL-6 esogeno, suggerendo che la trasduzione del segnale del postrecettore dell’IL-6 rimaneva intatta. Fu dimostrato anche che l’ATRA regolava verso l’alto/aumentava la presenza di p21(WAF1) e causava la defosforilazione della proteina (pRB) del retinoblastoma sia nelle cellule OPM-2 sia nelle C5. L’IL-6 esogeno non riuscì ad invertire questi effetti dell’ATRA. Perciò l’attività d’inibizione della crescita dell’ATRA non è mediata dalla regolazione verso il basso/diminuzione dell’IL-6Ralpha ed è probabile che derivi da una diretta regolazione verso l’alto/aumento del p21(WAF1) e dalla conseguente defosforilazione del pRB.

 
 
 

 

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