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E’ noto che i retinoidi inducono la differenziazione e l'arresto del ciclo delle cellule delle cellule di leucemia mieloide umana in vitro. L'esposizione differenziale è stata usata per identificare i presunti primi geni regolatori che sono espressi in maniera differenziale nelle cellule di leucemia promielocitica umana HL-60 trattate con acido retinoico. Uno dei DCNcAs clonati decodifica le sequenze che identificano il recettore 1 del linfoma di Burkitt (BLR1), un recettore della chemokine recentemente descritto. L'analisi Northern blot dimostra che l'espressione di mRNA di blr1 aumenta con 9 h di trattamento con acido retinoico, molto tempo prima della differenziazione funzionale o dell'arresto della crescita G(1)/G(0) a 48 h o all’inizio dei cambiamenti morfologici, indicando una possibile funzione regolatrice. L'espressione del mRNA di blr1 è transitoria, con un picco a 72 h quando le cellule sono differenziate. L’mRNA di blr1 è indotto anche da altri agenti che inducono differenziazione, 1alpha, 25-diidrossivitamina D(3) e DMSO. L'induzione del mRNA di blr1 mediante acido retinoico non è ostacolata dall'inibitore della sintesi della proteina, il cicloesimmide. Nelle cellule di Hl-60 infettate stabilmente con DNA di blr1, l’espressione ectopica di blr1 causa un aumento nell'attivazione di ERK2 MAPK e promuove l'arresto della crescita G(1)/G(0) e la differenziazione cellulare indotte dall’acido retinoico. L'espressione precoce di mRNA di blr1 durante la differenziazione, la sua capacità di aumentare l'attivazione di ERK2 ed il suo miglioramento della differenziazione indotta dall’acido retinoico indica che l'espressione di blr1 può essere coinvolta nella differenziazione di HL-60 indotta dall’acido retinoico.
E’ noto che i retinoidi inducono la differenziazione e l'arresto del ciclo delle cellule delle cellule di leucemia mieloide umana in vitro. L'esposizione differenziale è stata usata per identificare i presunti primi geni regolatori che sono espressi in maniera differenziale nelle cellule di leucemia promielocitica umana HL-60 trattate con acido retinoico. Uno dei DCNcAs clonati decodifica le sequenze che identificano il recettore 1 del linfoma di Burkitt (BLR1), un recettore della chemokine recentemente descritto. L'analisi Northern blot dimostra che l'espressione di mRNA di blr1 aumenta con 9 h di trattamento con acido retinoico, molto tempo prima della differenziazione funzionale o dell'arresto della crescita G(1)/G(0) a 48 h o all’inizio dei cambiamenti morfologici, indicando una possibile funzione regolatrice. L'espressione del mRNA di blr1 è transitoria, con un picco a 72 h quando le cellule sono differenziate. L’mRNA di blr1 è indotto anche da altri agenti che inducono differenziazione, 1alpha, 25-diidrossivitamina D(3) e DMSO. L'induzione del mRNA di blr1 mediante acido retinoico non è ostacolata dall'inibitore della sintesi della proteina, il cicloesimmide. Nelle cellule di Hl-60 infettate stabilmente con DNA di blr1, l’espressione ectopica di blr1 causa un aumento nell'attivazione di ERK2 MAPK e promuove l'arresto della crescita G(1)/G(0) e la differenziazione cellulare indotte dall’acido retinoico. L'espressione precoce di mRNA di blr1 durante la differenziazione, la sua capacità di aumentare l'attivazione di ERK2 ed il suo miglioramento della differenziazione indotta dall’acido retinoico indica che l'espressione di blr1 può essere coinvolta nella differenziazione di HL-60 indotta dall’acido retinoico.