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Abbiamo studiato gli effetti dell’inibizione del citocromo P-450 mediante proadifen (SKF525A) sui processi indotti dall’acido all trans retinoico (ATRA) nelle cellule di leucemia mieloide HL-60. I parametri che riflettono la proliferazione, la differenziazione e l’apoptosi delle cellule sono stati individuati mediante citometria di flusso, come metodo principale, a determinati intervalli di tempo (24-96 ore). I cambiamenti nell'espressione della proteina Bcl-2 sono stati individuati mediante Western blotting. La maggior parte degli esperimenti è stata progettata come combinazione fattoriale del trattamento ed è stata valutata per l’importanza delle interazioni. E’ stato dimostrato che il proafen (1) rafforza in maniera sinergica gli effetti differenzianti ed antiproliferativi dell’ATRA ed (2) aumenta la mobilità delle cellule e previene l’apoptosi indotta dall’ATRA. Inoltre, il proadifen ha indebolito la diminuzione indotta dall’ATRA della proteina Bcl-2. I nostri risultati possono avere importanza pratica perché gli inibitori del citocromo P-450 sono usati clinicamente nella cura dei pazienti con cancro. Supponendo che gli effetti sulle cellule leucemiche in vivo siano simili, questo tipo di terapia combinata potrebbe contribuire ad ottenere risultati migliori anche con dosi più basse d’ATRA.
Abbiamo studiato gli effetti dell’inibizione del citocromo P-450 mediante proadifen (SKF525A) sui processi indotti dall’acido all trans retinoico (ATRA) nelle cellule di leucemia mieloide HL-60. I parametri che riflettono la proliferazione, la differenziazione e l’apoptosi delle cellule sono stati individuati mediante citometria di flusso, come metodo principale, a determinati intervalli di tempo (24-96 ore). I cambiamenti nell'espressione della proteina Bcl-2 sono stati individuati mediante Western blotting. La maggior parte degli esperimenti è stata progettata come combinazione fattoriale del trattamento ed è stata valutata per l’importanza delle interazioni. E’ stato dimostrato che il proafen (1) rafforza in maniera sinergica gli effetti differenzianti ed antiproliferativi dell’ATRA ed (2) aumenta la mobilità delle cellule e previene l’apoptosi indotta dall’ATRA. Inoltre, il proadifen ha indebolito la diminuzione indotta dall’ATRA della proteina Bcl-2. I nostri risultati possono avere importanza pratica perché gli inibitori del citocromo P-450 sono usati clinicamente nella cura dei pazienti con cancro. Supponendo che gli effetti sulle cellule leucemiche in vivo siano simili, questo tipo di terapia combinata potrebbe contribuire ad ottenere risultati migliori anche con dosi più basse d’ATRA.