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L’acido retinoico 9-cis sopprime la tumorigenesi mammaria nei topi transgenici C3(1) con antigene del virus dei primati 40 T. di Wu K, Kim HT, Rodriquez JL, Munoz-Medellin D, Mohsin SK, Hilsenbeck SG, Lamph WW, Gottardis MM, Shirley MA, Kuhn JG, Green JE, Brown PH.
 
 
Data: 23/05/2003
Tipologia: MDB - Documentazione
Lingua: Inglese
Pubblicazione: Clinical Cancer Research
Anno: 2000
Fonte: Clin Cancer Res 6(9):3696-704.
 
 
Descrizione:

I retinoidi sono stati studiati come potenziali agenti per la prevenzione e il trattamento dei tumori umani. Questi composti hanno un ruolo importante nella regolazione della crescita, differenziazione e apoptosi delle cellule. L’acido retinoico 9-cis (9cRA) è un legante ad alta affinità con i recettori dell’acido retinoico ed i recettori del retinoide X. Abbiamo ipotizzato che il trattamento con 9cRA prevenga la tumorigenesi nei topi transgenici che sviluppano spontaneamente i tumori. Per verificare quest’ipotesi, topi C3(1)-con antigene SV40 T, che sviluppano tumori all’età di 6 mesi, sono stati trattati giornalmente p.o. con eccipiente o due diverse dosi di 9cRA (10 o50 mg/kg) dall’età di 5 settimane fino a 6 mesi. La grandezza ed il numero di tumori è stata misurata due volte alla settimana e campioni istologici di tessuto normale e maligno sono stati prelevati dai topi al momento del sacrificio. I nostri risultati dimostrano che 9cRA sopprime la tumorigenesi mammaria nei topi transgenici C3(1)-con antigene SV40 T. Il periodo di sviluppo del tumore era significativamente ritardato nei topi trattati; il tempo medio di formazione del tumore per i topi trattati con eccipiente era di 140 giorni contro 167 per i topi trattati con 50 mg/kg di 9cRA (P=0.05). Inoltre il numero di tumori per topo era ridotto di >50% nei topi trattati con 9cRA (3,34 per eccipiente, 2.33 per 10 mg/kg di 9cRA e 1.13 per 50 mg/kg di 9cRA, P< o=0.002). L’analisi istologica delle ghiandole mammarie dei topi trattati e non ha evidenziato che il trattamento con 9cRA non ha influito sul normale sviluppo della ghiandola mammaria. La colorazione immunoistochimica del tessuto del seno normale e maligno e l’analisi Western blot ha dimostrato che l’espressione di SV40 Tag non era influenzata dal trattamento con i retinoidi. Singole dosi di 10 e 50 mg/kg hanno portato a picchi di concentrazione nel plasma di 3.4 3 6.71 microM, rispettivamente. Dosi giornaliere di 9cRA per 28 giorni hanno portato a concentrazioni nel plasma di 0.86 e 1.68 microM, rispettivamente, concentrazioni simili a quelle osservate negli esseri umani trattati con 9cRA nelle sperimentazioni cliniche. Questi risultati dimostrano che il 9cRA sopprime la carcinogenesi mammaria nei topi transgenici senza tossicità rilevanti e suggerisce che i retinoidi sono agenti promettenti per la prevenzione del cancro al seno umano.

 
 
 

I retinoidi sono stati studiati come potenziali agenti per la prevenzione e il trattamento dei tumori umani. Questi composti hanno un ruolo importante nella regolazione della crescita, differenziazione e apoptosi delle cellule. L’acido retinoico 9-cis (9cRA) è un legante ad alta affinità con i recettori dell’acido retinoico ed i recettori del retinoide X. Abbiamo ipotizzato che il trattamento con 9cRA prevenga la tumorigenesi nei topi transgenici che sviluppano spontaneamente i tumori. Per verificare quest’ipotesi, topi C3(1)-con antigene SV40 T, che sviluppano tumori all’età di 6 mesi, sono stati trattati giornalmente p.o. con eccipiente o due diverse dosi di 9cRA (10 o50 mg/kg) dall’età di 5 settimane fino a 6 mesi. La grandezza ed il numero di tumori è stata misurata due volte alla settimana e campioni istologici di tessuto normale e maligno sono stati prelevati dai topi al momento del sacrificio. I nostri risultati dimostrano che 9cRA sopprime la tumorigenesi mammaria nei topi transgenici C3(1)-con antigene SV40 T. Il periodo di sviluppo del tumore era significativamente ritardato nei topi trattati; il tempo medio di formazione del tumore per i topi trattati con eccipiente era di 140 giorni contro 167 per i topi trattati con 50 mg/kg di 9cRA (P=0.05). Inoltre il numero di tumori per topo era ridotto di >50% nei topi trattati con 9cRA (3,34 per eccipiente, 2.33 per 10 mg/kg di 9cRA e 1.13 per 50 mg/kg di 9cRA, P< o=0.002). L’analisi istologica delle ghiandole mammarie dei topi trattati e non ha evidenziato che il trattamento con 9cRA non ha influito sul normale sviluppo della ghiandola mammaria. La colorazione immunoistochimica del tessuto del seno normale e maligno e l’analisi Western blot ha dimostrato che l’espressione di SV40 Tag non era influenzata dal trattamento con i retinoidi. Singole dosi di 10 e 50 mg/kg hanno portato a picchi di concentrazione nel plasma di 3.4 3 6.71 microM, rispettivamente. Dosi giornaliere di 9cRA per 28 giorni hanno portato a concentrazioni nel plasma di 0.86 e 1.68 microM, rispettivamente, concentrazioni simili a quelle osservate negli esseri umani trattati con 9cRA nelle sperimentazioni cliniche. Questi risultati dimostrano che il 9cRA sopprime la carcinogenesi mammaria nei topi transgenici senza tossicità rilevanti e suggerisce che i retinoidi sono agenti promettenti per la prevenzione del cancro al seno umano.

 
 
 

 

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