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OBIETTIVO. Determinare la causa di morte e l’incidenza di neoplasia in pazienti trattati con l’ormone ipofisario della crescita
DISEGNO. Un gruppo di studio a lungo termine decise di analizzare i dati dei certificati di morte e delle registrazioni dei tumori dell’ufficio di censimento della popolazione e del registro centrale dell’assistenza sanitaria.
PAZIENTI. Tutti i pazienti (1246 uomini, 662 donne) trattati per bassa statura con l’ormone della crescita.
PRINCIPALI RISULTATI. Morte o sviluppo di neoplasia. 110 pazienti morirono (68 uomini, 42 donne; di eta da 0.9-57 anni) dal 1972 al 1990. Ciunquantatre di neoplasia responsabile della deficienza dell’ormone della crescita (27 craniofaringiomi, 24 altri tumori del cranio, 2 leucemie); due di istiocitosi X; e tredici di insufficienza pituitaria. Sei pazienti morirono di malattia di Creutzfeldt-Jakob, sei di altri disordini neurologici e otto di infezioni acute. Altre morti non furono in apparenza collegate alla deficienza di ormone della crescita o al suo trattamento. Diciassette tumori (in 16 pazienti) furono individuati durante o dopo il trattamento con l’ormone della crescita. Quattro si trovavano in pazienti con precedente neoplasia intracraniale e due dopo irradiazione craniale. Tredici erano intracraniali, gli altri linfoma di Hodgkin’s, osteosarcoma, carcinoma del colon e carcinoma delle cellule basali.
CONCLUSIONI. La ricorrenza o progressione di tumori intracraniali e le conseguenze metaboliche potenzialmente evitabili della riduzione della funzione ipofisaria furono le principali cause di morte. Il trattamento con l’ormone della crescita probabilmente non contribuì all’insorgere di nuovi tumori. La malattia di Creutzfeldt-Jakob dopo il trattamento con l’ormone della crescita ricorre ancora in Gran Bretagna. Questo studio deve rimanere sotto osservazione a lungo termine.
OBIETTIVO. Determinare la causa di morte e l’incidenza di neoplasia in pazienti trattati con l’ormone ipofisario della crescita
DISEGNO. Un gruppo di studio a lungo termine decise di analizzare i dati dei certificati di morte e delle registrazioni dei tumori dell’ufficio di censimento della popolazione e del registro centrale dell’assistenza sanitaria.
PAZIENTI. Tutti i pazienti (1246 uomini, 662 donne) trattati per bassa statura con l’ormone della crescita.
PRINCIPALI RISULTATI. Morte o sviluppo di neoplasia. 110 pazienti morirono (68 uomini, 42 donne; di eta da 0.9-57 anni) dal 1972 al 1990. Ciunquantatre di neoplasia responsabile della deficienza dell’ormone della crescita (27 craniofaringiomi, 24 altri tumori del cranio, 2 leucemie); due di istiocitosi X; e tredici di insufficienza pituitaria. Sei pazienti morirono di malattia di Creutzfeldt-Jakob, sei di altri disordini neurologici e otto di infezioni acute. Altre morti non furono in apparenza collegate alla deficienza di ormone della crescita o al suo trattamento. Diciassette tumori (in 16 pazienti) furono individuati durante o dopo il trattamento con l’ormone della crescita. Quattro si trovavano in pazienti con precedente neoplasia intracraniale e due dopo irradiazione craniale. Tredici erano intracraniali, gli altri linfoma di Hodgkin’s, osteosarcoma, carcinoma del colon e carcinoma delle cellule basali.
CONCLUSIONI. La ricorrenza o progressione di tumori intracraniali e le conseguenze metaboliche potenzialmente evitabili della riduzione della funzione ipofisaria furono le principali cause di morte. Il trattamento con l’ormone della crescita probabilmente non contribuì all’insorgere di nuovi tumori. La malattia di Creutzfeldt-Jakob dopo il trattamento con l’ormone della crescita ricorre ancora in Gran Bretagna. Questo studio deve rimanere sotto osservazione a lungo termine.